Danacol, l’Oscar della pubblicità del terrore

20 anni fa, le pubblicità si basavano di più sul concetto di genuino. Per genuino, non si intendeva il bio, gli OGM free, il no glutine e altra roba a cui siamo abituati oggi. L’immaginario era quello dell’allegra famiglia della Mulino Bianco, e poi non importa se comunque quei prodotti fossero delle porcherie. Quei tempi sono passati e anche la Mulino Bianco si è adeguata alla moda di oggi. La moda di oggi si basa molto sulla demonizzazione e sul terrore. Vedi il caso dell’olio di palma, in attesa che anche questa passi e si trovi qualcos’altro. Ho deciso di dare l’Oscar della pubblicità del terrore alla Danacol, perché a mani basse scatena una preoccupazione nella gente nei confronti della salute senza paragoni. La pubblicità della Danacol ci violenta psicologicamente dicendoci che, con un colesterolo totale superiore a 200 mg/dL, corriamo rischi per la salute e quindi dobbiamo comprare il suo prodotto che contiene fitosteroli per abbassare il colesterolo. La pubblicità è tutta costruita sul terrore e descrive la testimonianza di persone di una certa età che non davano importanza al colesterolo, ma che hanno dovuto correre ai ripari per evitare, fra le righe, di morire per problemi cardiovascolari. È incredibile, il limite del colesterolo a 200 mg/dL come soglia di problemi cardiovascolari è vecchio di 20 anni. Quello che infatti conta è l’indice di rischio cardiovascolare (IRC), che si calcola dividendo il colesterolo totale per quello buono (HDL).

L’indice di rischio cardiovascolare dev’essere inferiore a 5 per gli uomini e inferiore a 4.5 per le donne.

Sul colesterolo, leggete anche l’articolo sul grande abbaglio del colesterolo. Semplicisticamente, il colesterolo buono o HDL ha il ruolo di “spazzino”, cioè va a ripulire dal colesterolo cattivo o LDL. Tanto più gli spazzini sono numerosi rispetto alla quantità di foglie da rimuovere, tanto più il sistema di pulizia è efficiente. Quindi uno può benissimo avere il colesterolo totale a 232 mg/dL e, contrariamente a quanto dice la pubblicità della Danacol, essere in salute come un pesce! Mentre uno che ha colesterolo totale a 190 mg/dL, se ha il colesterolo buono basso, può essere a rischio. Un cattivo stile di vita, che non prevede sport aerobico a medio-alta intensità, è spesso associato a un basso livello di colesterolo buono o HDL, inferiore a 50 mg/dL. Se io ho colesterolo totale di 204-220 mg/dL e colesterolo buono a 45 mg/dL come tanti soggetti in sovrappeso e sedentari, sono a rischio. Ammettiamo che lavori sulla dieta e scenda a 190 mg/dl di colesterolo totale. Se non faccio sport, il livello di colesterolo buono magari si abbassa anche a 35 mg/dl. Come risultato, sono ancora a rischio perché l’IRC è di 5.4! Tanti sportivi, raggiungono un livello di colesterolo buono di 60-65 mg/dL su un colesterolo totale di 260 mg/dL. Lo sport, infatti, innalza il colesterolo buono, per conseguenza aumentando anche il colesterolo totale, ma l’IRC rimane basso! Leggete l’articolo sul vero corpo in salute per saperne di più. Se sto ad ascoltare le minacciose parole della pubblicità della Danacol e non ho spirito critico, mi faccio prendere dal terrore, quando invece è la Danacol che sta raccontando una bugia seminando terrore nella gente. Questa è a tutti gli effetti pubblicità ingannevole. È curioso notare che lo yogurt della Danaos (sempre della stessa azienda) all’epoca fu ritirato dal mercato perché diceva che un vasetto di yogurt copriva il 50% del fabbisogno totale di calcio quando invece le direttive vere e proprie testimoniano che il prodotto forniva “solo” il 40% del fabbisogno di un adulto (e ancora meno di un anziano!). La Danacol, invece, con le sue bugie da terrorismo mediatico continua ancora ad esistere come nulla fosse.

Negli sportivi, l’IRC è spesso inferiore a 4 per gli uomini e inferiore a 3.7 per le donne. Per la Danacol, però, la soluzione non è dimagrire e fare seriamente sport a medio-alta intensità, bensì spendere per acquistare i suoi prodotti a base di fitosteroli e, con la pillolina magica, illudersi di essere salvi. Ma tra 20 anni passerà anche questa e nessuno darà più importanza alle baggianate della Danacol. Da ultimo, una cosa fondamentale: solo il 20% del colesterolo che abbiamo nell’organismo viene dalla dieta e, quanto più colesterolo assumiamo, tanto più il nostro organismo si regola da solo. È dunque ottimistico limitarsi alla dieta per contrastare un colesterolo alto. È molto più produttivo seguire uno stile di vita corretto, perché se non si è magri e non si fa sport la colpa non è di certo di quell’uovo alla coque in più per colazione.

Attenzione alla credunoleria!
Giornalisti e ricerche (?) da budinocerebrati

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