Essere nottambuli fa male?

Ne avevo discusso nell’articolo sul corretto sonno, ma ho voluto dedicare un capitolo a sé. Come da titolo: essere nottambuli fa male? I mattinieri dicono di sì, che si ingrassa, che il mattino ha “l’oro in bocca” e solo i pigroni dormono di giorno. In realtà la risposta è: no, a patto di mantenere le corrette ore di sonno (7-8 ore per un adulto) e di seguire un corretto stile di vita, con una regolare routine. Alcuni studi, infatti, evidenziano che la reattività dei nottambuli è maggiore dopo 10 ore e mezza dal risveglio, mentre dopo 90′ è la stessa. Si tratta del solito studio basato sulla confusione tra correlazione e causa-effetto. Non è che è meglio essere nottambuli. Semplicemente avviene che proprio chi decanta lo stile di vita mattiniero tende a tirare un po’ tardi e, svegliandosi presto, è cronicamente in debito di sonno. Potrebbe andare a dormire un po’ prima ed evitare crolli durante la giornata o di farsi la pennichella, ma “non ce la fa” lui stesso. Il nottambulo, invece, se lasciato libero di dormire in base alle sue esigenze, dormendo il giusto è più riposato e nel corso della giornata non sente picchi di fatica. Chiarisco subito che non intendo fare il solito elenco dei “vantaggi” dell’essere nottambuli, della tranquillità che c’è di notte, delle stelle da ammirare, della “visione” diversa che si ha del mondo di notte. Tutto vero, d’accordo, ma in questo articolo ci interessa meramente l’aspetto pratico.

Svantaggi

Partiamo da qui. Lo svantaggio vero e proprio di essere nottambuli è quello di avere uno stile di vita in contrasto con le attività sociali. La società “normale” ha impostato gli orari per svegliarsi di mattina alle 6:00-8:00 e andare a dormire alle 22:00-00:00. Questo comporta che il nottambulo vivrà costretto dalla sua “indole” a vivere di notte e allo stesso tempo costretto a mantenere un compromesso per vivere con gli altri. Tuttavia, esistono tantissimi lavori da svolgere di notte, che per altro sono anche pagati di più proprio perché svolti di notte. Lavori nei cantieri in strada, turni di notte in ospedale, barista o panettiere. Non c’è bisogno di andare a prendere l’immaginario stereotipato del guardiano notturno. Esistono tantissimi lavori molto dignitosi e che tante volte pagano anche bene da fare di notte! Verrebbe quasi da dire che, mentre il mattiniero dorme, il nottambulo guadagna più soldi! D’altro canto, basare le attività principalmente con la luce naturale porta i suoi vantaggi. È più comodo e si risparmia energia (vedi corrente elettrica).

La vera questione

Purtroppo è comunque vero che è più probabile che chi vive di notte abbia un disturbo. Non a caso, questo stile di vita è legato agli anni della scuola, mentre poi, anche a forza, si regolarizza. Altrimenti diventerà stabile ma, in tal caso, potrebbero esserci problemi di cui discutere con uno specialista. Gli adolescenti hanno spesso il brutto vizio di rimanere a giocare ai videogame fino a tardi o incollati agli smartphone. Così non fanno altro che alterare il ritmo circadiano e non prendono sonno. Il cervello rimane bombardato da tutte queste alterazioni e stimoli, con il risultato che non si dorme. Poi ci si deve svegliare al mattino presto lo stesso e si salta magari la colazione, crollando al pomeriggio. Oppure, di notte viene fame e ci si abbuffa con tutte le porcherie possibili. È ovvio che questo stile di vita sia pessimo e vada corretto. È questo modo di vivere del tutto sballato che non va e i genitori devono dare il buon esempio, non con l’autorità, ma con fermezza e coerenza. Per dire, se voi siete i primi a tirare tardi, vi svegliate presto per andare a lavoro e dopo pranzo crollate per farvi la pennichella, beh, non stupitevi se poi i vostri figli vi imitano! Gli adulti arrivano a lavoro con le occhiaie per aver dormito poco o male, mentre i figli si presentano a scuola egualmente dopo aver passato la notte a giocare ai videogame. In entrambi i casi non va bene! Non è normale avere il crollo dopo pranzo, non c’è neanche lavoro che tenga. Chi dorme bene non ha bisogno di farsi la pennichella e sa reggere 16 ore di fila in piedi. L’esigenza di dormire mezz’oretta o un’oretta dopo pranzo denota un cattivo stile di vita, al pari degli adolescenti che tirano tardi con i videogame. Chi si fa la pennichella ha “bisogno” di fermarsi per ricaricare le pile, ma tutti gli altri continuano a lavorare. Fare la pennichella esprime tutta l’inefficienza fisica di un cattivo stile di vita!

Conclusione

Riassumendo, di per sé essere nottambuli non fa né bene né male. Dipende dalla capacità di seguire uno stile di vita corretto. Per quanto riguarda le critiche dei mattinieri, faccio presente che la luce giornaliera non inizia alle 8:00 del mattino per terminare a mezzogiorno. La giornata è fatta da 24 ore, e specialmente in estate la luce dura parecchio. E se poi uno comunque rimane al chiuso in ufficio, il sole come lo vede? Per chi invece vive di notte, siete tra quei debosciati che non hanno uno straccio di vera vita o vivete di notte seguendo delle attività appaganti e degli oggetti d’amore? Nel primo caso, è meglio che corriate ai ripari. Nel secondo caso, se potete permettervelo in qualche modo, continuate così e non cambiate ciò che già vi fa stare bene. Persino lo sport può conciliarsi a uno stile di vita nottambulo. Leggete pure l’articolo “Correre a tarda sera” e capirete cosa intendo, anche se nell’articolo mi riferisco a una cosa un po’ diversa. Non dovete pensare che i nottambuli siano solo quelli che passano tutto il tempo ai videogame e poi svaligiano il frigo, per poi crollare di colpo e dormire per 10-12 ore! Questi ultimi seguono un cattivo stile di vita, e sarebbero spacciati anche se seguissero orari “normali”!