Lo sport non ha solo benefici per il nostro organismo, che diventa più efficiente, ma in concreto anche nella dieta. Si nota infatti subito che uno sportivo, spendendo parecchie calorie, se è equilibrato mangia di più e questo implica una vita a tavola con maggior benessere psicologico rispetto a chi, sedentario, deve tirare la cinghia. Ma ci sono dei vantaggi dietetici di stampo puramente “accademico” derivanti dallo sport. Vediamoli.
Grassi saturi e calcio
I grassi saturi sono ancora lo spauracchio di molti rimasti indietro di 50 anni. Ho già spiegato a tempo debito che i grassi saturi non fanno male, però è anche vero che l’eccesso fa sempre male. Cosa c’entra tutto questo con il calcio? È molto semplice. Le dosi raccomandate di calcio sono di 1000 mg al giorno per un adulto ma, come spiego nel relativo articolo, si può arrivare anche a 1200-1500 mg. Il problema è che le fonti di calcio sono genericamente molto caloriche e ricche di grassi saturi, motivo per cui, per assumere le adeguati dosi di calcio, si rischia inevitabilmente di eccedere. Ma questo è un discorso che vale per un sedentario, cioè per chi comunque è già spacciato. Nello sportivo, un fabbisogno calorico più alto scongiura il problema di eccesso dei grassi saturi! È la stessa cosa che hanno rivelato alcuni studi, ovvero che gli sportivi tendono ad assumere più grassi saturi, ma in percentuale il quantitativo è nella norma! Infatti, un conto è assumere 30 g di grassi saturi su una dieta di 2300 kcal da sportivi, un altro assumerne 20 g su una dieta di 1200-1400 kcal da sedentari. Ciò che frega non sono i grassi saturi, ma la sedentarietà che rende l’organismo inefficiente!
Sostanze nutritive
Le pubblicità ci bombardano di nuovi integratori, ogni volta sempre più miracolosi e fondamentali, senza i quali rischiamo di morire. Anche qui, però, chi fa sport, mangiando di più rispetto a un sedentario, tranne che per il calcio in alcuni casi, un’integrazione non è necessaria. È sufficiente una corretta alimentazione. Vedo tanta gente che si preoccupa di assumere folati, vitamina C, licopene e via dicendo. Uno sportivo non si deve preoccupare di tutto questo perché ha una dieta più ampia e libera tale per cui assume di base tutto ciò che gli serve. L’unico elemento a rischio di carenza è il calcio, di cui si è già parlato sopra.
Il piacere del mangiare
Se i due motivi riportati non fossero sufficienti, questo dovrebbe definitivamente convincervi sull’utilità dello sport nella dieta. Una volta ho riportato a una persona quello che avevo appena mangiato per cena. Mi ha risposto che mi tratto bene. Avevo mangiato pasta con cavolfiore e seppie, patatine McCain e un filetto di merluzzo. Il punto è che io mangio così tutti i giorni, non era una giornata di eccezione. Mi posso permettere di non avere problemi quando metto i piedi sotto un tavolo semplicemente perché, impegnandomi a fare sport, so come e quanto mangiare e non devo essere costretto a seguire una dieta morigerata per mantenere la linea. Se non facessi sport, dovrei per forza controllarmi di più e a 50 anni sarebbe davvero dura. Da notare che il mangiare, grazie allo sport, è una piacevole conseguenza. Non è una strategia anti-caloria. La comprensione di questa differenza può sembrare insignificante, ma in realtà è fondamentale!
Sport… ed economia domestica!
Forse penserete che sia un azzardo e che non c’entri molto. Tuttavia, se ci riflettete, vi accorgerete che c’è effettivamente una correlazione tra sport e risparmio sulla spesa. Chi “è a dieta” e non fa sport ha bisogno di limitarsi e di dover ripiegare su alimenti per così dire “salutari”. Non è assolutamente una legge scientifica, ma solo uno spunto riflessione basato su alcuni fatti reali. I cibi più dietetici, diciamo così, tendono a costare di più. Basta pensare al costo delle barrette sostitutive del pasto, all’insalata leggera che ordinate al bar o al McDonald’s, ai burger per vegeteriani che costano quanto un mutuo. Un motivo in più per cambiare stile di vita e passare tra le fila degli sportivi! Essere sportivi vuol dire avere meno maniacalità per il cibo, ma più possibilità e meno limitazioni. Ed è ovvio che, se uno è sedentario, le sue limitazioni gli faranno avere meno possibilità a disposizione e quindi meno possibilità di risparmio economico a parità di condizione.
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