La discriminazione dei capelli lunghi

Non ridete per il titolo dell’articolo. Avrei potuto fare l’esempio con i tatuaggi, i piercing, la barba. Ma il concetto non sarebbe cambiato di molto. Il mio è semplicemente un test per mettere alla prova la capacità di avere spirito critico. Nella nostra società, molti lavori richiedono che gli uomini portino i capelli corti. Se non li hanno, sono tenuti a tagliarseli per poter avere quel posto di lavoro. Non è mio intento dire se sia giusto o meno farlo. D’altronde anche il mondo della moda richiede determinati standard e ognuno ha la libertà di scegliere se aderirvi. Il mio intento è invece quello di discutere sulle motivazioni per cui si è tenuti a tagliarsi i capelli. Una delle motivazioni più gettonate è che avere i capelli lunghi non è igienico. Sì, peccato che poi, per quello stesso lavoro, vengano accettate le donne con i capelli lunghi! E in una macelleria seria, uomini e donne indistintamente sono obbligati a indossare le cuffie per non contaminare il cibo. Quindi perché un uomo dovrebbe portare i capelli corti? Alla fine, si scopre che non è altro che un condizionamento sociale dove conta l’apparenza a discapito dell’essere e della semplicità. Noi in occidente siamo abituati ad accettare la donna con i capelli lunghi e l’uomo con i capelli corti. Ovviamente, se uno ha fastidio ad avere i capelli lunghi ha il diritto di tenerli corti. Credo che sia così per la maggioranza dei maschi, tanto che anche molte donne optano per i capelli corti (tuttavia senza però essere discriminate come gli uomini con i capelli lunghi!). Ma è pure evidente che non ci sia alcuna concreta motivazione per cui “si deve” avere i capelli corti. È un classico condizionamento sociale e ciò si dimostra notando che ci sono culture dove portare i capelli lunghi è un pregio anche per il maschio. Poi, possiamo prendere in considerazione che portare i capelli corti, non avere tatuaggi e piercing infonda fiducia nel cliente in ambito lavorativo. La nonnina d’altronde non si fiderebbe di lasciare la propria nipote a un omone tatuato con la barba rispetto a un bel ragazzotto con vestiti di marca. Ma è proprio questo il punto: il condizionamento che sta dietro. Certo, possiamo anche ribattere che ci siano persone che portano i capelli lunghi per fare i ribelli, che i piercing sono una forma di autolesionismo, ma questo non motiva perché un uomo con i capelli lunghi sia un cattivo ragazzo rispetto a uno che ha i capelli “normali”.

Nella vita, imparate a porvi domande, a chiedervi i perché. Imparate a non dare nulla per scontato e non accettate nulla ciecamente. Ognuno è libero di avere i capelli corti o lunghi, di avere o non avere piercing, di avere o no la barba. Ma se uno porta i capelli corti perché così gli è stato insegnato, perché così si comportano i bravi ragazzi, beh, allora quello che manca nella vita è la capacità di approfondire le cose, di sviluppare senso critico, di conoscere il mondo e apprezzarlo per vivere meglio in un universo che sia tutto colorato. È una persona che non sa realmente vivere, che baratta la sua libertà e il suo modo di essere per avere qualcosa di materiale ed effimero in cambio, cioè più l’apparenza che i soldi che permettono di vivere. E allora, scusate il paragone forte, perché lamentarci della prostituzione sessuale? Non mi pare che a livello concettuale cambi qualcosa, giusto perché per molti il sesso è un tabù. Così come la donna baratta il suo corpo per avere soldi, altri barattano la propria estetica e la propria libertà. E in entrambi i casi sono coinvolti capi sfruttatori, clienti più fastidiosi. Anzi, probabilmente una prostituta che vende il suo corpo ha più dignità, perché lo fa meramente per i soldi e non le frega nulla di apparire per il giudizio altrui, per essere una brava ragazza ma vuota d’animo. La vita è strana. Mentre c’è chi soffre di calvizie e pagherebbe oro per avere i capelli, dall’altro lato c’è chi è sfortunato perché non soffre di calvizie per genetica. Il manager in giacca e cravatta, con capelli corti e ordinati e con il volto lindo come quello di un bambino è considerato in una buona posizione sociale, un uomo di buon partito. Boh, sarà così, ma a me sembra solo uno con un triste vestito da funerale. E, mi spiace, da ateo non sono un tipo da funerali così come non sono un apparente.

I perché della vita