Le più grandi bufale alimentari

Il campo delle bufale alimentari e dei falsi miti sulla dieta è veramente ampio. È un’impresa titanica, per non dire impossibile, raccogliere tutte le idiozie che passano in questa tematica. Ma ho deciso di provarci lo stesso e di incrementare man mano “l’enciclopedia” con il fine di avere qualcosa di esaustivo e che possa spiegare bene le cose alla gente!

Uova e colesterolo
È vero che contiene 200 mg di colesterolo e si consiglia di non superare i 300 mg di colesterolo al giorno. Ma è anche vero che solo il 20% del colesterolo nell’organismo proviene dalla dieta. Il resto è prodotto dall’organismo, che sa gestire automaticamente la produzione in base alle necessità. Quindi, sì, un uovo al giorno in media non fa male e chi non soffre di ipercolesterolemia ne può mangiare anche 2-3 insieme! Basta solo fare attenzione a non mangiare uova con crostacei e frattaglie e agli altri alimenti che contengono uova, come la pasta fresca e la pasta ripiena (tortellini, ravioli ecc), le torte (vedi panettone e pandoro). Esiste addirittura uno studio del 2015 su 140 soggetti affetti da diabete di tipo 2, dove viene riscontrato che mangiare 12 uova al giorno non altera i valori di colesterolo. Per approfondire: “Uova, un alimento da valorizzare“.

Il nutriscore danneggia l’industria italiana
L’etichetta è molto simile a quella britannica con i tre colori del semaforo. Il nutriscore non dice che un alimento va bandito, ma quali sono rischiosi, per quella (quella!) categoria di alimenti, se consumati in eccesso. Non risolverà i gravi problemi di peso della società di oggi, ma offre un’infarinatura di coscienza alimentare. Alcune aziende ci perdono? Beh, dubito che sia intelligente mangiare due etti di crudo di Parma, per quanto eccellenza italiana, solo per finanziare i nostri marchi. Qualunque nutrizionista vi dirà che non è un saggia idea mangiarsi così tanto prosciutto. Dovete sempre ricordare che le industrie, anche quando vendono gli alimenti più sani, per definizione sono interessate prima al profitto e poi, forse, alla salute. Tra l’altro, se fosse un modo per danneggiare i marchi italiani, non sarebbe vero che l’olio EVO è giallo (anziché rosso) come i baked beans dell’Heinz. Eppure i baked beans lo sono, perché viene sottolineato che, pur essendo un alimento abbastanza sano, abusandone assumereste troppo sale. Qualcuno parla di complotto contro le industrie americane di fagioli in scatola? Molti italiani peccano di autocritica. La bresaola della Valtellina è una porcheria, piena di sale e nitriti, ma continuiamo a dire che sono gli americani a mangiare schifezze. È una errata convinzione pensare di avere il cibo migliore in assoluto.

I grassi animali fanno male
I grassi animali NON esistono! È una sciocchezza distinguere grassi animali da grassi vegetali. Non ha senso. Che sia carne o che sia olio, gli alimenti hanno sempre gli stessi tipi di grassi, ma solo in percentuali diverse. La stessa molecola di grasso saturo nell’olio è identico e spiaccicato a un grasso saturo del formaggio. Che poi, non è neanche detto che sono i formaggi e la carne ad avere tanti grassi saturi. Vedi ad esempio il cioccolato fondente, che è vegano per definizione ma con un alto contenuto di grassi saturi. Chi distingue tra grassi animali e non basa il suo punto di vista su questioni etiche, ma dal punto di vista scientifico dice solamente una sciocchezza e rende di fatto la sua etica senza credibilità.

Carboidrati raffinati e zuccheri fanno ingrassare
Assolutamente no. Sicuramente, i carboidrati sono alimenti critici per chi è sedentario e in sovrappeso, ma non è così per chi è sportivo. Per chi segue un corretto stile di vita, fa sport ed è normopeso, non esistono alimenti che fanno male. È poi anche vero che si fa un abuso di zuccheri aggiunti, vedi le marmellate in commercio che sono sempre delle specie di zucchero al sapor di frutta. Ma si ingrassa sempre e solo se le calorie sono in eccesso!

I dolci causano dipendenza
Esiste un meccanismo simile alla dipendenza per chi è obeso o soffre di abbuffate compulsive, ma è un meccanismo psicologico. È vero invece che la nostra sensibilità per il dolce è tarato in base all’evoluzione. Ne discuto qui.

Le calorie non sono tutte uguali
Chi lo dice non sa una beneamata mazza di chimica e che cos’è una caloria! Una caloria è una unità di misura, quindi rimane sempre tale. Altrimenti sarebbe come dire che il numero 10 può diventare a piacimento un 8 o un 9. Assurdo! Chi dice una cosa del genere vorrebbe convincere che non ha senso parlare di fabbisogno calorico, cioè basta scegliere alcuni alimenti e bandirne altri. Spiace dirlo, ma si ingrassa sempre se c’è un surplus calorico e si dimagrisce sempre se c’è un deficit calorico. Chi dice che le calorie non sono tutte uguali, se davvero ha ragione, allora perché non si candida al premio Nobel per contraddire il principio di conservazione dell’energia? Ah già, loro sostengono che non siamo solo chimica, ma anche biochimica… biochimica di cui comunque non sanno un bel nulla! Vedi anche l’articolo “Indice glicemico e irrisione delle calorie“.

L’olio di palma fa male
Diciamo che gli alimenti che contengono olio di palma non sono un toccasana, ma non tanto per l’olio di palma. Siccome è un argomento gettonato negli ultimi tempi, ne ho dedicato un articolo a parte.

La carne è cancerogena
Classica bufala che gira negli ambienti veg. Non esiste nessuno studio serio che lo dimostra. È vero che sono a rischio i salumi, la carne conservata e in scatola, ma perché contengono nitriti. E i nitriti sì che sono cancerogeni! Non è la carne ad essere cancerogena, ma il conservante. Bandite qualunque alimento che contenga nitriti, ma mangiatevi pure la vostra fiorentina senza problemi.

Il latte è innaturale
Altra supercazzola degli ambienti veg. Se è per questo, allora anche vestirsi e lavarsi i denti è innaturale. È vero che solo una parte della popolazione mondiale mantiene l’enzima lattasi, che serve per digerire il latte, da adulta. Un vantaggio evolutivo notevole e che ha favorito l’allevamento e il consumo di latte. Nel senso che prima è avvenuta la mutazione genetica e ciò ha favorito il consumo di latte, che è un alimento molto nutriente. Bere latte ha permesso ad alcune popolazioni di sopravvivere nei climi più difficili (sia caldi che freddi), quindi altro che innaturalità del latte! Ma è stato anche dimostrato che un’abitudine al bere latte fa sviluppare una microflora intestinale per cui il latte viene tollerato benissimo anche da chi non ha più l’enzima lattasi da adulto! Darwin festeggerebbe con un bel bicchiere di latte per queste scoperte. L’intolleranza congenita al lattosio, cioè quella che non permette in alcun modo di ingerire lattosio, è d’altronde molto rara. Se bere il latte fosse innaturale, nessuno lo potrebbe bere e non esisterebbero le filiere di latte. Va quindi da sé che dire che bere latte è innaturale è un’assurdità. Ecco un video di Dario Bressanini che approfondisce il discorso con una semplice spiegazione da chimico.

Il glutine provoca la celiachia
Non sono ancora ben chiari i meccanismi con cui si sviluppa la celiachia. C’è da dire che i recenti test sono spesso afflitti da falsi positivi, quindi è facile far risultare un aumento di celiachia nella popolazione in questo modo. C’è però un’altra importante scoperta, di cui ha discusso anche il chimico e divulgatore di scienza in cucina Dario Bressanini. E cioè, guardando gli studi effettuati sulla popolazione in Carelia divisa tra Finlandia e Russia, si è scoperto che nella Carelia russa, dove i bambini crescono in ambienti meno “iperprotettivi”, sviluppano meno la celiachia. Sinceramente, vedendo che tante persone troppo abituate a stare in casa si ammalano appena fa un po’ di freddo mentre io che corro in maniche corte e pantaloncini a 5 gradi no, ammetto che questa teoria sulla celiachia non mi stupisce affatto. Anche se è solo un inizio, ovvio.

Mangiare carboidrati e tanto a cena fa ingrassare
Sì, e se vengo da un’ora di corsa dal post-lavoro chi spiega al mio organismo che è giorno di insalata e pollo? Quello che conta è il computo dello stile di vita e delle attività quotidiane. Chi parla di carboidrati a cena come il demonio dà infatti per scontato che siano tutti sedentari con un metabolismo penoso. Anche il mangiare tanto a cena è in questa chiave, perché se uno è sedentario e ha già mangiato tanto a pranzo è ovvio che non possa fare lo stesso anche a cena! Leggete gli articoli “A che ora fare i pasti?” e “Alimentazione prima e dopo l’allenamento” per approfondire.

Il sale provoca l’ipertensione
Ovviamente no! L’eccesso di sale è correlato a un cattivo stile di vita. Ne ho discusso qui. La raccomandazione è di mantenersi a 7 g/die di sale, un livello che comunque mediamente viene superato dalla popolazione.

I grassi saturi provocano problemi cardiovascolari
È invece vero che ridurre troppo i grassi saturi provoca problemi di salute! L’importante, come al solito, è non eccedere, ma variare le fonti di grassi assicurando quelli essenziali e gli omega-3. Lasciate perdere quelli che arrivano a bere latte scremato o vi dicono che meno grassi saturi assumiamo è meglio. Sono solo dei cazzari!

I formaggi fanno ingrassare
I formaggi sono alimenti generalmente ipercalorici e quelli magri sono molto appetibili. Ma ciò non vuol dire che facciano ingrassare. Sono un alimento come lo sono altri. Basta mangiarli senza eccedere, ad esempio usandolo sulla pasta, per mantecare il risotto o per la caprese. Anzi, spesso è meglio apportare i grassi dal formaggio, che rimane “solido”, rispetto al burro e all’olio! O se vogliamo mangiare del formaggio da tavola, possiamo optare per quelli sapidi (Pecorino, Grana o Parmigiano) che già con 30 g ci “stancano”. E poi, comunque i formaggi sono utilissimi più che mai per il calcio, un minerale di cui la popolazione è cronicamente in carenza. Per approfondire: “Formaggio, storia e bontà“.

Carne e carboidrati? Sì, grazie!
Le bufale di Focus… mangiare meno o fare sport?