Difficoltà nella programmazione sportiva?

La preoccupazione di quando, nella vita, entra in maniera rilevante lo sport, necessario a un corretto stile di vita, è sempre il solito: il tempo, e dunque, la programmazione settimanale. Complice il lavoro e la famiglia, gli amici o altro, in molti hanno difficoltà a combaciare lo sport nella vita di tutti i giorni. Sono convinto che molte delle persone che lamentano la carenza di tempo siano semplicemente svogliate. Per altri, invece, effettivamente risulta difficile una programmazione settimanale, dato che, se si lavora, la maggior parte del tempo libero è al fine settimana, momento che pertanto per diverse persone diventa l’unico per fare sport. Il punto è che, tra una scusa e l’altra, il motivo per cui non si riesce a programmare gli allenamenti è dovuto a una bassa priorità per lo sport. Ma una bassa priorità per lo sport significa una bassa priorità nei confronti della salute e una predisposizione maggiore allo stress, all’ansia, oltre a una vecchiaia precoce e peggiore rispetto a un soggetto sportivo. Se siete convinti di non avere tempo per lo sport, riflettete sulle vostre priorità. Lo sport dev’essere un appuntamento improrogabile, un appuntamento da valorizzare per se stessi e con se stessi, con la propria salute. E non può assolutamente essere un appuntamento opzionale, di bassa priorità. Deve diventare una sana abitudine al pari di lavarsi i denti. D’altronde questo è anche un modo per ribadire la propria libertà. Chi non si allena perché in settimana ha il lavoro provi a pensare a tutti coloro che si allenano al mattino presto o dopo il lavoro. Basta ricordarsi, ad esempio, che quel giorno, dalle 18:30 alle 20:00, c’è l’allenamento e nulla può impedire di saltarlo!

Intanto, voglio ricordare una cosa che, in teoria, dovrebbe farvi rivedere tutto il punto di vista se siete tra coloro che si lamentano del tempo che non c’è per lo sport:

per essere sportivi, non è necessario correre la maratona o essere professionisti!

La frase appena detta è importante da tenere a mente, perché alcuni credono, erroneamente, che per fare sport serva uno sforzo ingente di tempo e si debba fare sacrifici come gli atleti della Nazionale. E allora, ecco che ci si inventa delle scuse per non fare sport. Ma non è così! Si torna da lavoro, ci si cambia e un’ora da dedicare alla corsa, prima della cena, c’è sempre. Il tempo da dedicare alla famiglia e ad altro non è tolto, ma guadagnato e di maggior qualità perché si è più forti e più resistenti! E, lo ripeto, è un’attività salutistica tranquillamente alla portata di tutti. Pertanto, no alle scuse e no agli alibi! In pochi comprendono che fare sport è indubbiamente faticoso, ma non farlo, prima o poi, provoca problemi ed è un errore.

Organizzarsi

Organizzarsi vuol dire che dobbiamo trovare 3-4 allenamenti a settimana per uno sport che dia una sufficiente soddisfazione. È difficile che, anche con una vita ricca di attività, non si trovi questo tempo. Se accade, è perché non avete ancora compreso l’importanza dello sport per la salute. Vedi anche “Quanto allenarsi per la salute?” Risicare solo 2-3 allenamenti, magari di neanche un’ora, serve a poco o è addirittura controproducente (il gesto è poco assiduo e si può incappare negli infortuni). 3 sedute sono il minimo indispensabile per preparare qualcosa di decente e sensato e dovete trovarle. Per chi corre e ha il tempo limitato (sedute da un’ora), semmai potete optare per il progressivo. Alcuni svolgono lavori fisicamente (fisicamente!) molto faticosi, quindi avremo chi si allena di più e chi di meno. Oppure l’universitario che si alza presto al mattino e cammina per l’ateneo tra lezioni e laboratori potrà difficilmente inserire (ma non è impossibile) più di 3 o al massimo 4 sedute: va benissimo!

Sicuramente, anziché scoppiare (vedi sul sonno e lo sport), è meglio allenarsi solo 3 volte se già si fa un lavoro fisicamente molto impegnativo. Quello che conta è che non dev’essere una scusa per non fare sport. Il tempo lo si trova sempre, in qualche modo! Anzi, lo sport adatta l’organismo ad essere più efficiente nel lavoro e nelle attività quotidiane! Se avete un lavoro d’ufficio, non c’è scusa che tenga per l’incapacità di ritagliarsi il tempo per lo sport. Io sono il primo a dire che allenarsi troppo è assurdo. Critico sempre chi dorme poco o penalizza i rapporti perché ha perso il senso della misura e dell’equilibrio. Ma questi sono casi di dipendenza da sport o fanatismo da lunghe distanze. Fare sport per la salute vuol dire che allenarsi per 3-4 volte a settimana dev’essere una cosa del tutto normale. E questo tempo si può trovare con una buona capacità di gestione del tempo. Vedetela anche come una sfida per capire quello che nella vita è superfluo… e lo sport non lo è! Bastano 4 uscite, anche da un’ora di corsa, per avere un buon programma settimanale. Francamente, non ci credo che non le sappiate trovare. Conosco persone con famiglia che si alzano alle 5 del mattino, fanno anche i lunghi e, dopo la doccia e una lauta colazione, vanno a lavoro a piedi. Sono persone normalissime, non professionisti. Com’è possibile, allora, che non si riescano a trovare almeno 3 uscite settimanali? Personalmente, non lo concepisco.

Un esempio per ottimizzare il tempo: le pulizie casalinghe. Io ho l’abitudine, dopo la doccia dell’allenamento, di dare una passata al pavimento delle stanze più vicine. Nel frattempo, si cuoce la pasta e lavo gli indumenti a modalità veloce (il lavaggio completo è inutile). Sono tutte azioni quotidiane, in apparenza piccole e inutili, che però fanno risparmiare molto tempo. Ecco come si trova il tempo per lo sport!

Nel sito, ho già detto altre volte che non bisogna farsi prendere troppo dalla prestazione. Bisogna imparare ad avere tanti altri oggetti d’amore oltre allo sport. Tuttavia, questo non dev’essere una scusa. Non fate confusione tra chi fa sport per la salute e il professionista. Ognuno di noi amatori dovrebbe facilmente incastrare almeno 3 allenamenti settimanali che considera insindacabili. Lo sport deve ricoprire una priorità e non può essere tirato fuori dal cassetto soltanto nel weekend.

Riflettete. I paesi scandinavi, che sono tra quelli con il maggior benessere, sono mediamente più attivi. Non esitano a uscire e anche solo camminare in inverno, quando fa freddo e il sole cala presto. La loro è una mentalità diversa e non si fermano alle difficoltà, come in questo caso il clima. Quindi, non esiste giustificazione per non riuscire a fare sport. Così come gli scandinavi si sono adattati, anche noi possiamo farlo. Basta trovare l’opportunità che più ci conviene, senza alibi o scuse. Fare sport è una cosa che non si deve barattare!

Al bando la noia!

Voglio far notare come il non ridurre lo sport a un’attività secondaria permette anche di non annoiarsi. E non annoiarsi vuol dire mantenere sempre gli stimoli, e per conseguenza questo ci permetterà di fare sport e restare in salute a lungo. Leggete l’articolo su corsa e noia e capirete meglio cosa intendo. Gira e rigira, dare la priorità allo sport ci fa divertire di più, apportando grandi benefici nella salute e nella mente.

Lo sportivo del weekend

Una strategia indubbiamente scorretta è quella di sopperire alla presunta mancanza di tempo per lo sport con l’abitudine di concentrare tutto al fine settimana, cioè sabato e domenica. Questa soluzione è fallimentare e controproducente perché porta a un sovraccarico eccessivo in quell’unico momento in cui ci si dedica allo sport. Tante persone non si allenano per tutta la settimana e lo fanno solo al sabato o alla domenica con dell’inutile jogging! Se riduciamo all’osso gli allenamenti, è impossibile allenarsi correttamente e ottimizzare le energie. Chi macina parecchi km in un allenamento è uno che ha una distanza critica maggiore rispetto ai normali amatori e quindi si allena anche 6 volte a settimana, magari con dei bigiornalieri.

Allenarsi solo al week-end non è una buona soluzione. Di solito, è indice di un cambiamento esistenziale ancora non del tutto avvenuto. Imparate a vedere lo sport come il vostro stile di vita globale e quotidiano. Vedrete che ne verrete ripagati! Se non si è capaci di farlo, vuol dire che non si è liberi, perché si tratta di uno sforzo fattibile. Chi non ci riesce deve imparare a gestirsi meglio! Lo ripeto sempre, piuttosto che cercare di spremersi (e farsi male) con poche sedute perché non si ha tempo, si deve puntare sulla frequenza. Possiamo sempre continuare ad allenarci al sabato e alla domenica, ma poi dobbiamo trovare anche due giorni infrasettimanali. E, fidatevi, con il weekend sempre disponibile, è facile. Se ci alleniamo solo al fine settimana, allora no, non funziona più. È troppo poco! Mancano le qualità di recupero, manca l’adattamento al gesto, ci si infortuna e non si raggiungono i veri benefici salutistici.

Insomma, praticamene è impossibile avere un allenamento almeno sufficiente con la strategia dello sportivo del weekend. Gli effetti negativi sono tanti anche dal punto di vista fisiologico:

– il peso non si ottimizza, perché la frequenza è insufficiente per bruciare calorie quotidianamente (e dovete anche capire questo articolo);
– aumentano la dolorabilità e la probabilità di infortunio (a causa della scarsa frequenza);
– non aumentano significativamente i valori di colesterolo buono;

I parametri fisiologici di chi corre solo al fine settimana tendono ad essere più simili a quelli di un sedentario. Così, non c’è modo di abbassare significativamente la mortalità ma, anzi, è più probabile infortunarsi. Nello sportivo del weekend, addirittura ci si può far male! Può sembrare un controsenso visto che il carico è minimo, ma il punto è che fanno male sia il troppo che il poco. Avete presente quelli che giocano a calcetto al martedì o al mercoledì sera tra scapoli e ammogliati e prendono subito uno strappo? Ecco, ci siamo intesi. Fate uno sforzo in più e vedrete che i benefici in cambio saranno molto maggiori dello sforzo. Se si guardano i benefici in cambio, lo sforzo vi sembrerà addirittura misero! Vi posso garantire che, se siete persone positive e con stimoli, succede proprio così. In genere, si inizia a correre per 3 volte, poi ci si prende gusto e si progredisce (rispettando la gradualità) perché si comprende il valore dello sport nella vita (l’importante è non diventare fanatici delle lunghe distanze!). Il vero salto di qualità in salute, organismo e prestazioni, si ha passando da 3 a 4 allenamenti. Solo così avrete un peso ottimizzato, perché ciò che paga è la frequenza.

L’incapacità di ritagliarsi il tempo per lo sport significa che non abbiamo ancora davvero cambiato la nostra vita e cerchiamo sempre di metterci delle pezze. Dove sta l’errore dello sportivo del week-end? Lo sportivo del week-end dà una bassa priorità allo sport e quindi finisce per dover mettere delle pezze che inevitabilmente gli si ritorcono contro. Solo i professionisti, che sono geneticamente portati, riescono a gestire con facilità una seduta con tanti km, ma è anche vero che un professionista riposa solo al sabato. Il normale amatore dovrebbe imparare a dare la giusta priorità allo sport, senza la quale non ne verrà mai fuori. L’errore è sempre il solito, cioè dobbiamo capire che lo sport deve diventare uno stile di vita globale. Solo così potremo davvero nutrire dei benefici in salute. L’errore comune è quello di considerare lo sport come qualcosa di noioso, troppo faticoso, da incastrare in qualche modo perché si è obbligati per dimagrire o per mantenere la linea. E tutto questo è un errore! Fare dello sport uno stile di vita globale vuol dire fare un cambiamento radicale per se stessi, che abbraccia tutti gli ambiti della vita. Come spiego nell’articolo sullo sport come stile di vita globale, è qualcosa di così profondo che va ben oltre il semplice fare sport in quell’oretta. Ecco perché tante persone trovano sempre problemi (se non li hanno, li inventano!) o alibi. Ed ecco perché tante persone o mollano presto o riducono il tempo per lo sport a un misero angolino raffazzonato. Ma io dico: come ci si può perdere tutti questi vantaggi?

Mantenere l’abitudine

Come ho spiegato anche nell’articolo su quanto allenarsi per la salute, in un’attività sportiva per la salute conta rispettare la frequenza, anziché ammazzarsi di km. Si deve puntare sulla frequenza, perché i benefici non vanno solo raggiunti, ma anche mantenuti (soprattutto quando si passano i 30 anni!). Ora, possiamo accettare che, per svariati motivi, abbiamo la necessità di scaricare un po’ o ridurre il carico, ma si deve sempre mantenere una frequenza per non abbandonarsi al classico “oggi non ho voglia”. Più si mantiene la costanza e più l’abitudine di fare sport si radica, arrivando a praticarlo anche quando le giornate sono più negative o stressanti. Anzi, è proprio in questi casi che lo sport può tornare utile grazie allo stimolo dell’endorfina! Pertanto, si capisce bene che la strategia dello sportivo del week-end è sempre fallimentare. Ci può stare che possa capitare un evento, una difficoltà o un imprevisto che faccia saltare l’allenamento. È normale. Quello che bisogna fare è porsi nelle condizioni di stabilire una soglia che consideriamo senza se e senza ma. Ad esempio, possiamo strutturare un programma per correre 4 volte a settimana. Se accade qualcosa, dobbiamo essere capaci di allenarci per almeno 3 volte, tornando al programma consueto appena possibile. Altrimenti, sarà facile abbandonare tutto e perdere i benefici dello sport.

Lo so, ci sono diverse riviste sul fitness che propongono visioni soft spacciate come il toccasana. Se abbiamo spirito critico, ci accorgiamo che lo scopo di queste visioni è vendere e guadagnare sfruttando i pigri. Il classico esempio è quello di allenarsi a intensità “vigorosa” per la quantità ridicola di 75′ a settimana. Si vende di più, si attirano più clienti, ma i benefici sono trascurabili. Lo sport non è una medicina sgradevole da prendere perché ce lo dicono le linee guide, ma una bellissima opportunità di migliorare la qualità della vita. Volete davvero cambiare in meglio? Date una priorità insindacabile allo sport e fatevi un grandissimo favore. Anche a me capita di saltare un allenamento, ad esempio quando diluvia troppo forte, c’è vento forte o tira la bufera di neve. Però mi sono organizzato per mantenere almeno 3 allenamenti fatti come si deve. È la mia soglia per non perdere l’abitudine, ma poi torno al mio solito programma quando il meteo torna favorevole. Trovare queste sedute non è solo un’abilità, ma anche questione di libertà. Fra l’altro, imparare a mantenere l’abitudine vi fa vincere le condizioni meteo sfavorevoli, ad esempio quando piove. Creare un’abitudine vuol dire che, se vi dovete allenare e non lo fate, avrete la sensazione che manchi qualcosa e nutrirete un richiamo impellente (a meno che il clima non sia davvero proibitivo). Per farlo, occorrono 3-4 sedute settimanali. Con il tempo, mi sono accorto che il difficile non è allenarsi, ma pensare di doverlo fare. Alla fine, allenarmi è diventato un gesto spontaneo e naturale come lavarmi i denti.

Ovviamente, se vi capitano dei periodacci davvero difficili, allenarsi 2 volte è meglio di nulla, ma dovete cercare di tirarvi fuori dal periodaccio. Se state sommersi dal lavoro e avete poco tempo per allenarvi oppure il vostro umore è sotto zero, non rinunciate mai ad allenarvi. Fatelo, anche solo 2 volte, ma fatelo. Vi servirà ed è sempre grasso che cola. L’importante è che sia qualcosa di temporaneo, per poi tornare a menare duro come si deve!

Le priorità della vita

Il punto è che le soluzioni per gestirsi sono tante. Ad esempio uno può anche riposare al sabato e alla domenica (perché magari fa la scampagnata in famiglia, cosa più che lecita!) e concentrare tutto in settimana, e la scusa del lavoro non ce l’ha così come non ce l’hanno coloro che non mettono lo sport in secondo piano, cioè nell’angolino come qualcosa da incastrare a forza in mezzo a tutto il resto. Come si può dire di non trovare almeno un’oretta per allenarsi? Provate a pensare a quanto tempo vi porta via il lavoro. Oppure provate a pensare a quanto altro tempo buttate via in cose inutili o superflue, quindi:

– è inutile lamentarsi di non avere tempo per lo sport quando puliamo a lucido la casa ogni giorno per 2 ore;
– è inutile lamentarsi di non avere tempo per lo sport se poi facciamo i pendolari per 3 ore al giorno per guadagnare quei 100 euro in più di stipendio con l’illusione di mantenere un certo standard;
– è inutile lamentarsi di non avere tempo per fare sport se poi si è disposti ad aspettare mezz’ora (MEZZ’ORA!) fuori da un ristorante per entrare, e aspettare ancora per l’ordinazione;
– ecc.

E non dimentichiamo quelli che non lavorano e hanno tanto tempo libero, ma passano tutto il giorno a giocare ai videogame o su Facebook postando i selfie al cesso. È curioso, perché ci sono tanti lavoratori che riescono a incastrare i corretti allenamenti, mentre non ci arriva chi studia e ha il pomeriggio libero. Accumulate tutti questi esempi di tempo perso, non vissuto, e avrete un tempo decisamente maggiore di quello impiegato per allenarsi. Si dovrebbe spiegare che non si vive per lavorare o per fare le pulizie. Si lavora per avere il pane con cui vivere, che è diverso! Così come si pulisce la casa perché sia decente, non lercia, e averla brillante non ha senso se ci fa perdere il tempo per noi stessi e per la nostra salute. Aspettare mezz’ora fuori da un ristorante? E che senso ha? Neanche fosse la lista d’attesa per la Scala! Della serie, se non ci si complica la vita non siamo contenti! I pendolari, invece… beh, se è una fase limitata della vita ci sta, vedi ad esempio gli universitari. Ma, appunto, è un “disagio” temporaneo. Vedere un operaio che ogni giorno spreca un’ora di viaggio per andare a lavoro, come mi è capitato quando facevo io il pendolare, vuol dire buttare via gran parte della giornata e della vita. Qualcuno dirà che non c’è niente di male a mangiare al ristorante, che ci si deve anche divertire. Ma il problema non è nel mangiare al ristorante. Il problema sta nell’aspettare mezz’ora solo per entrare e poi ordinare del cibo che è peggio di quello alla mensa aziendale ma servito su piatti eleganti. Allora la colpa non è del fatto che non c’è tempo per lo sport, ma della gente che non sa dare valore al tempo e alla vita!

Come riuscire a trovare il tempo per lo sport, dandone la priorità che merita? Ci si può allenare al mattino prima di andare a lavoro, sfruttare la pausa pranzo (se è lunga come capita ad alcuni), il dopolavoro. Non importa come si decide. L’importante è riuscire a trovare la soluzione più comoda per sé, senza tirare in ballo alibi come la mancanza di tempo, perché ci sono persone che riescono tranquillamente a venirne fuori. Se persino i coniugi Obama riescono a svegliarsi all’alba per fare jogging con tutti gli impegni della Casa Bianca, perché noi non possiamo riuscire a trovare il giusto tempo per lo sport? Ci riescono gli Obama che sono sempre super impegnati e noi no? Volete essere liberi o imprigionati? Il tempo per lo sport è un toccasana per la salute, per l’umore, per impiegare le energie in qualcosa che si ama e per averne maggiori in tutte le varie attività quotidiane, e sapere che il corpo funziona bene. Chiedetevi che cosa potete fare per migliorare la situazione, senza accettarne una precaria. Quotidianamente, buttiamo letteralmente via un sacco di tempo in cose del tutto inutili o poco importanti. Trovare il tempo per lo sport, quindi, significa anche capire che cosa conta davvero nella vita, senza perderci in inutilità, apprezzando al massimo il tempo che abbiamo, senza sprecarlo. La gente è abituata a tappare i buchi della giornata, almeno quando non lavora, e poi crede di non avere tempo per lo sport quando in realtà non è così. È solo una gran bugia che ci si racconta per non riflettere sulla propria vita e sulle proprie priorità vere. Un giorno “dovete” lavare la macchina, un giorno “dovete” mangiare dai genitori o suoceri con cui esaurite ogni discussione in 30′ al massimo. Un altro giorno “dovete” andare a quella cerimonia di quel lontano cugino che vedete una volta ogni 20 anni. Dovete, dovete e dovete… e invece non dovete proprio nulla! Pensate sempre che sia tutto importante e necessario, ma ciò a cui vi dedicate è solo superficiale, un passatempo con cui sopravvivere a ogni giornata. E proprio voi magari dite che uno deve “pur” vivere, ma si vive decisamente meglio con amici che hanno i nostri stessi oggetti d’amore. È meglio andare ad allenarsi con chi ama altrettanto correre e poi mangiare un bell’hamburger con lui anziché ritrovarsi con persone con cui non si sta male, d’accordo, ma che più del tempo di una pizza e quattro chiacchiere non ci danno. Quello che fanno in molti è il classico male non fa, ma che alla fine non lascia di per sé molto.

Se uno ragiona che lo sport è una pena da espiare o cerca di ficcarlo a forza nel più umiliante buco del fine settimana, non ne viene a capo. Imparate a sfruttare ogni occasione possibile per allenarvi. È anche questo che vuol dire trasformare lo sport in uno stile di vita globale. Vedrete che un “incastro” lo troverete sempre, adattandovi alle situazioni. E vedrete anche che non trascurerete affatto “le altre cose”. Anzi, ne darete maggior importanza, proprio perché imparerete a dare valore al tempo e alle persone. Il classico “non ho tempo” è solo una gran bugia! Nemmeno il maltempo o il freddo vi fermerà, perché sarete così coinvolti che saprete affrontare le avversità (a meno che non tiri la bufera di neve o non diluvi!). Ecco, questo vuol dire fortificarsi davvero e migliorare la qualità della vita, mica i pesetti o l’ellittica in palestra.

Se state a contestare di dover rinunciare alla discoteca, allora alzo le braccia perché siete dei poveracci senza speranza. Se invece siete delle normali persone con “tutte le altre cose”, quell’oretta fidatevi che la trovate senza problemi e senza rinunciare a nulla che conti davvero. Si tratta anche di libertà e di non farsi imbrigliare nel superfluo! Non dico che troverete la vostra personalissima quadratura da un giorno all’altro, ma chi tiene a cuore la sua salute e la sua libertà ci arriva anche sperimentando più soluzioni. L’importante è non arrendersi ai soliti “ma non ho tempo”, “è impossibile” ecc! Tutto questo discorso del tempo è spiegato sempre nell’articolo sullo sport come stile di vita globale, dove spiego che uno sportivo ben allenato ha più tempo per dedicarsi a ciò che ama!

Campioni si nasce, e debosciati?
Fare sport è un affare… perché rifiutarlo?