Quel demonio della chimica!

Il titolo è infelice, ma volutamente provocatorio. La cosa realmente infelice, però, è che c’è gente che crede realmente che la chimica sia il demonio. Quante volte mi è capitato di sentire frasi come “io non mangio questo perché è roba chimica!” Ma cosa vuol dire che è “roba chimica”? Come se naturale fosse sinonimo automaticamente di sano. Sì, certo, quindi i funghi velenosi che troviamo nei boschi ce li possiamo mangiare, ora? E cosa c’è di più naturale della morte? Insomma, da anni sentiamo sempre e costantemente questo andazzo. La chimica, la chimica… questa odiata chimica che entra nella nostra vita e ci fa tutti quanti ammalare! Eppure noi stessi siamo fatti di chimica, quindi, ripeto, cosa vuol dire “roba chimica”? Non ha alcun senso! Noi tutti siamo fatti di molecole, di atomi. E avete una vaga idea di quante cellule formano il nostro organismo? Intorno ai 100 mila miliardi per un adulto. Il nostro corpo umano è formato da glucosio, carbonio, proteine, idrogeno, alcol etilico, fosfati e chi più ne ha più ne metta! I “mattoncini” della chimica, cioè della natura, sono sempre gli stessi. Non c’è nulla di artificiale, in realtà. Al massimo noi umani possiamo in qualche modo manipolare, ma la chimica è sempre la stessa e i “mattoncini” rimangono altrettanto gli stessi.

La prossima volta in cui sentite parlare di chimica con tono terroristico, limitatevi a sorridere. Da anni, poi, i gruppi di attivisti militanti riportano sistematicamente “analisi” delle patatine del McDonald’s, elencando decine di sostanze in esse contenute e, per questo motivo, le patatine del McDonald’s sarebbero la prova di come ci stanno contaminando. Questa autentica panzana viene incredibilmente e assurdamente riportata anche da testate “importanti”, come ad esempio “Il corriere della sera” o Focus, quindi non solo dai soliti siti vegan, di complottisti e, permettetemi il termine perché ci sta alla grande, tutti gli altri cazzari sui generis. Una lista spaventosa di sostanze, e giù di articoli spazzatura che parlano di “patatine al silicone” e castronerie da far venir voglia già a me di chiedermi il perché di questo mondo. E io non sono assolutamente un chimico, quindi immaginate un chimico come reagirebbe! Il punto è che non esiste la molecola della patata. E non esiste la molecola della mela, così come non esiste una molecola dell’arancia. Non esiste la molecola della carne, non esiste la molecola delle zucchine… non esiste nulla di tutto questo! Ogni alimento è fatto da una miriade di sostanze, anche nocive come i nitriti naturalmente contenuti in diversi vegetali, o le aflatossine nei legumi. Se vi dico che le fave contengono 3,4-diidrossifenilalanina, che causa vomito, inappetenza e anoressia, ecco che qualcuno inizierà a parlare delle “fave che causano l’anoressia”. Ovviamente a molti la cosa pare subito assurda, ma è proprio così che vi fregano. Si usano le giuste parole, si rivelano le giuste teorie e si declamano fonti che ovviamente non esistono, si trova il cattivo di turno e il gioco è fatto.

Insomma, probabilmente chi ha fatto queste fantomatiche “analisi” delle patatine del McDonald’s (sempre che le abbia davvero fatte) ha solo confermato che nelle patatine del McDonald’s ci sono semplicemente… le patate! Questo non vuol dire che non esistono gli imbroglioni e che l’industria alimentare non se ne approfitti. Ma chi se ne approfitta c’è anche nell’ambito veg e per così dire “alternativo”. Avete provato a vedere quanto vi fanno pagare tutti quei prodotti biologici, con il cartone che reca i disclaimer sul riciclo e sull’etica? Ecco, vi lamentate del McDonald’s e poi vi fate fregare come dei polli su altre cose? Suvvia. Non contesto che alcuni usano davvero, per dire, i polifosfati per gonfiare le patatine prefritte del supermercato, ma imparate ad avere spirito critico e a misurare quello che vi propinano. Imparate a indagare, a trovare delle falle nella teoria venduta, verificate le fonti.

Attenzione alla credunoleria!
Giornalisti e ricerche (?) da budinocerebrati

La pericolosità della medicina alternativa