La guerriglia di fine anno (i botti)

Come ogni anno, nella notte di San Silvestro (31 dicembre), molte persone sono ancora legate alla “tradizione” dei botti. Il bollettino dello scorso anno è agghiacciante: 184 feriti e 38 arresti. Bisogna poi aggiungere i vari sequestri. Insomma, un vero e proprio bollettino di guerra e un arsenale degno delle migliori armi nucleari della Corea del Nord visto che stiamo parlando di persone “comuni” e non dell’esercito militare. I botti sono un chiaro esempio di quanto il nostro paese sia incivile e culturalmente arretrato. Non a caso, c’è una correlazione tra i livelli di benessere di un luogo dell’Italia e l’usanza dei botti. Il mio paesino purtroppo non fa eccezione al degrado e ogni occasione è sfruttabile per provocare un campo da guerra, vedi ad esempio quello che succede ad Halloween. Il punto è che:

scoppiare i botti è segno di inciviltà!

Scoppiare i petardi disturba la quiete, è un atto incivile e stupido. Gli animali e i bambini appena nati diventano nervosi e irrequieti. Sono tantissimi i casi di animali morti proprio a causa dei botti. Quindi, fatemi il piacere, i botti non sono una tradizione, ma inciviltà e mancanza di rispetto per gli altri e per l’ambiente.

Non regge neanche il fatto che esistono botti autorizzati. Intanto, parlare di botti autorizzati non ha senso, perché allora potremmo legalizzare l’omicidio a patto che sia su un ring concordato. La distinzione va fatta per i fuochi artificiali pirotecnici, che formano dei giochi e delle decorazioni. Sono gestiti da persone specializzate e che hanno esperienza nel campo. Sono persone che sanno maneggiare la polvere da sparo e che sanno creare disegni in base a schemi prestabiliti. C’è creatività! Qui sì che si può parlare di tradizione, poiché l’arte dei fuochi d’artificio proviene fin dalla Cina dell’VIII secolo. È una vera arte, che richiede studio, conoscenza ed esperienza. Il loro è un lavoro minuzioso e che richiede una conoscenza della chimica e dei materiali. Non sono dementi che si divertono a far rumore e a disturbare gli animali e la gente! Io infatti non contesto affatto i fuochi d’artificio, ma proprio quegli imbecilli che vanno in giro per strada a disseminare botti dovunque. Molti di questi botti rimangono inesplosi e diventano un pericolo per l’incolumità altrui. E non dimentichiamo che poi, oltre ai botti, vengono gettate diverse bottiglie di alcolici che i poveri operatori ecologici sono costretti a raccogliere. Assurdo! Ma in casa vostra cosa fate, lasciate la spazzatura in giro dove capita? E se poi scoppiare petardi è così bello, perché non lo fanno per tutto l’anno anziché solo in determinati eventi? Se mi piacesse davvero una cosa, io vorrei farla di frequente… o no? In pratica si sopravvive in quel giorno, un botto di euforia che rappresenta invece solo il degrado della società. Il botto l’hanno fatto nel cervello! Della serie, vivo già sopravvivendo o schiavo per tutto l’anno, quindi almeno lasciami scoppiare i botti a fine anno. La cosa più agghiacciante è che sono spesso dei ragazzini ad andare in giro a scoppiare i botti per strada, come nulla fosse e non rendendosi conto del pericolo che vanno provocando alle persone, agli animali e ai luoghi pubblici. E non dite che a mezzanotte i cani e i gatti devono stare in casa. È facile avere un po’ di coscienza per accorgersi che ai cani basta sentire i botti per abbaiare come dei pazzi presi dallo spavento!

Basta con le scuse e basta con le giustificazioni. Se scoppiate i botti a fine anno (o in altre occasioni di pseudo-libertà durante l’anno), siete incivili, punto. Non regge l’alibi della tradizione. Se una tradizione è dannosa, va bandita, oltre al fatto che la vera tradizione è quella dei fuochi d’artificio autorizzati e pirotecnici. I comuni si devono impegnare a impedire i botti. Che senso ha mantenere questa sottospecie di tradizione se poi sono più i danni arrecati? Ma neanche la Croce Rossa in Afghanistan o in Iraq subisce così tanti danni, al confronto! Per fortuna, negli ultimi anni diverse grandi città hanno capito che permettere i botti non è un bello spot al turismo e alla governabilità, ma rimangono ancora tanti altri comuni, compreso il mio, dove vengono permessi in nome di una tradizione che non ha alcuna logica.