L’omosessualità è innaturale? E sulle adozioni?

Le idee che uno ha sull’omosessualità sono una prova (tra le tante) di modernità per un paese. Purtroppo, l’Italia fallisce la prova. E non solo la fallisce ma, dopo aver dato il ministero della famiglia a Fontana, palesemente omofobo, retrocede drammaticamente. La super cattolica Irlanda, in questo senso, è più avanti. Leo Varadkar non è di certo stato eletto perché omosessuale, ma proprio questo dimostra il progresso di un paese che, teoricamente, dovrebbe osteggiare gli omosessuali. In antitesi con l’Italia, che sulla carta è laica ma nella pratica c’è sempre il papa (volutamente in minuscolo) che pontifica in modo arrogante su chi e come dev’essere una famiglia.

Discorso adozioni

Sulle adozioni da parte degli omosessuali si può essere d’accordo o meno e ci sta. È un terreno di discussione. Personalmente, sono contrario, ma non perché un figlio ha bisogno di un padre e una madre. Sarebbe assurdo sostenere questa tesi, sebbene sia gettonata da chi discrimina gli omosessuali, per non concedere l’adozione a chi non è eterosessuale. È assurdo, perché tantissimi figli con genitori di diverso sesso vengono comunque educati male o hanno problemi per lacune varie. Io sono contrario perché la prima cosa da fare è rivedere il sistema delle adozioni, che attualmente funziona male, pertanto non c’entra nulla con l’orientamento sessuale.

A dirla tutta, non capisco perché un omosessuale non possa essere genitore. Molti di coloro che lo dicono sono i tipici religiosi o tradizionalisti che magari picchiano i figli, per poi andare in chiesa come della gente perbene. Sono questi i genitori eterosessuali che dovrebbero essere considerati idonei? Come detto, la motivazione per negare le adozioni agli omosessuali dev’essere di altro genere, cioè bisogna andare indietro nel sistema e correggere lì quello che non va. Ad esempio, molte coppie vogliono un figlio come se fosse uno sfizio e troppo facilmente riescono ad adottarne uno. Allargare le adozioni anche agli omosessuali vorrebbe dire aumentare di più questo rischio. Ma, ripeto, non c’entra nulla con l’orientamento sessuale!

Essere omosessuali è innaturale?

Veniamo all’innaturalità. Ecco, queste sono tra le cose detestabili di certa gente. E non riguarda solo l’argomento che sto trattando ora, vedi quello che ho scritto sull’illusione del naturale nella sezione dedicata alle bufale. Non ha senso parlare di innaturalità, poiché:

quando qualcosa esiste, già per definizione è naturale!

La morte è naturale. Uccidere è naturale. La nostra società condanna gli assassini perché ciò che è naturale non vuol dire che sia positivo (altro errore, tra l’altro, degli alternativi). La differenza con l’uccidere è che gli omosessuali non arrecano danno in quanto tali! Se volete, è un’altra faccia della legge fisica per cui “nulla si crea e niente si distrugge”. Al massimo possiamo trasformare, ma non creare o distruggere! Mi fermo qui, per evitare di perdermi parlando di fisica.

La presenza di orientamenti non etero è provata dagli studi scientifici. L’ha già fatto Bruce Bagemihl nel 1999. Almeno 1500 specie, compresi i primati, hanno comportamenti omosessuali. Bagemihl sostiene che:

il regno animale lo fa con molta più diversità sessuale – tra cui omosessualità, bisessualità e sessualità non riproduttiva – di quanto la comunità scientifica e la società abbiano voglia di ammettere.

Parliamo di uno studio risalente al secolo scorso, ormai tantissimi anni fa. Ed è assurdo che tuttora circolino ideologie violente e discriminatorie. Fate attenzione anche alle parole in grassetto. C’è scritto “sessualità non riproduttiva”, quindi non vale nemmeno la tesi di chi sostiene che essere omosessuali è innaturale perché non si può procreare.

La storia di Roy e Silo

Roy e Silo sono diventati famosi per essere una coppia omosessuale di pinguini. I due pinguini risiedevano nello zoo di Central Park a New York. A dover di chiarezza, non è stato riscontrato un vero e proprio atto sessuale, ma sono stati visti corteggiarsi. Roy e Silo hanno però provato a covare un sasso come se fosse un uovo. Può far sorridere, ma questo spiega che gli omosessuali hanno le stesse inclinazioni genitoriali che hanno gli etero. Alla fine, i gestori dello zoo hanno dato a Roy e Silo un uovo di una coppia che non aveva la possibilità di far schiudere l’uovo stesso. È nata una femmina, chiamata Tango, che in seguito ha instaurato un rapporto con un’altra femmina di nome Tanuzi.

Sì, lo so. Chi considera deviati gli omosessuali prenderà questo episodio per dire che le coppie omosessuali deviano i figli facendoli diventare altrettanto omosessuali! In realtà, la storia non finisce qui. Roy e Silo hanno “rotto” la loro relazione e Silo si è messo con una femmina! No, questo non vuol dire che gli omosessuali possono o devono essere “corretti” (e cosa vorrebbe dire correggere?), ma serve a far capire che i legami e la sessualità sono molto più complessi della visione bigotta di Chiesa (maiuscola per differenziarla dal luogo fisico) e leghisti. Un altro caso di pinguini omosessuali è stato documentato a San Francisco: Harry e Pepper.

Non potendo controbattere sugli studi scientifici, molti di coloro che continuano a sostenere l’innaturalità dell’omosessualità avanzano che, negli animali, si è omosessuali solo in particolari condizioni, mentre noi siamo esseri umani e non è paragonabile (è accaduto veramente che qualcuno insistesse così!). Si tratta di un tentativo di argomentazione risibile. Intanto, l’uomo stesso è un animale, e in quanto tale è anch’egli soggetto alle leggi della biologia, dell’evoluzione e della natura. E, come abbiamo visto, esistono numerose specie in cui si riscontrano comportamenti omosessuali (o anche bisessuali). Inoltre, se vogliamo differenziare l’uomo dalle altre specie animali, praticamente diciamo che proprio per questo motivo l’omosessualità non può essere innaturale! L’uomo ha la capacità di amare e di pensare in modo complesso o astratto. È la sua dote evoluzionistica. Quindi, così come ci si può amare tra eterosessuali, ci si può amare anche tra omosessuali. Questi ultimi che sono per conseguenza liberissimi di definirsi una famiglia. Lo si è detto in precedenza: gli (altri) animali stessi non hanno la concezione della sessualità solo a fini riproduttivi! È l’uomo che, nel corso dei secoli e a causa della religione, ha relegato la sessualità al mero aspetto riproduttivo, ma di per sé può benissimo essere solo piacere e, in questo, non c’è alcun male. Ovviamente, una persona inibita e con problemi di sessualità penserà male del sesso per puro piacere anche in una solida coppia etero.

Non è finita qui. Affermare che bisogna distinguere l’uomo dagli altri animali, ritenendo innaturale l’omosessualità, vuol dire che l’uomo è inferiore. Le grandi religioni monoteiste hanno però sempre sostenuto il contrario! Il punto è che non ha senso parlare di inferiorità o superiorità. È un concetto scientificamente sbagliato. Posto che la scienza dimostra che l’omosessualità non è innaturale, se anche parliamo di “superiorità”, è proprio per questo motivo che è sbagliato discriminare gli omosessuali. In natura è comune anche il cambio di sesso, come in alcuni pesci, ed è una strategia evolutiva efficace. Siamo noi umani, purtroppo, a essere così impegnati nel definirci superiori che non usciamo dall’orticello.

Funzione evolutiva dell’omosessualità

Esistono tante teorie sul perché dell’omosessualità in natura. Qui entriamo nella speculazione, ma neanche poi tanto. A me, viene da pensare che in qualche modo l’omosessualità sia necessaria per mantenere un certo controllo delle nascite. Se magari le risorse calano, è chiaro che essere in troppi sia dannoso. Alcuni animali praticano il controllo delle nascite uccidendo i cuccioli che non possono sopravvivere. Esistono diversi metodi, non solo uno, per controllare le nascite. Quindi, perché anche l’omosessualità non può essere un metodo? Ma è solo una mia opinione, che non ha alcuna pretesa di essere una verità scientifica. Che poi, anche nella società umana non mi pare assolutamente che siamo in via d’estinzione (*) ma, anzi, la popolazione cresce e le risorse sono carenti in molte zone del pianeta.

* Il governo e i media ci bombardano sul calo demografico, spingendoci a sposarci e fare figli secondo il vecchio adagio dell’andate e moltiplicatevi. Ma se tutte le famiglie italiane avessero una villetta “standard” da 100 m², l’intero territorio nazionale sarebbe cementificato! Morale: il calo demografico è in realtà positivo per scongiurare, semmai, l’estinzione della natura selvaggia!

Un’altra ipotesi, sempre del tutto personale, è che l’omosessualità serve per ridurre la competizione. Anche questo può sembrare un controsenso. L’errore è sempre quello di ragionare con i condizionamenti umani. Se c’è troppa competizione, la specie rischia di spendere più energia nella competizione piuttosto che nell’accoppiamento. Riducendo la competizione, gli altri riescono più facilmente ad accoppiarsi. Le due ipotesi sono due facce della stessa medaglia e hanno un senso evoluzionistico.

Al di là di quale sia la spiegazione evolutiva, il compito degli scienziati è qui. Non si deve più considerare l’omosessualità come innaturale, ma piuttosto bisogna indagare sul perché la natura ha adottato questa opportunità. Ci si può riuscire o meno. Si può trovare una spiegazione o se ne possono trovare altre. L’importante è provarci!

Ah già, dimenticavo. Poiché la scienza dimostra inequivocabilmente che l’omosessualità non è innaturale (e come detto, parlare di innaturale è privo di senso in ogni contesto!), chi insiste nel ritenerla da malati o deviati mi dirà che faccio parte della “lobby dei gay”. Nonostante io stesso sia eterosessuale e abbia detto (seppur non per motivi di orientamento sessuale) di essere contro le adozioni da parte degli omosessuali. Oibò, tu guarda se nel terzo millennio ci devono ancora essere gli esaltati di Forza Nuova che gridano alla “omofollia”. Suppongo, ahimè, che siano i nuovi sviluppi delle teorie complottistiche, come anche anche su Josephine e il complotto dei migranti.

Siamo ancora nel Medioevo?